Newsletter InfoDoc - anno XI n. 52, maggio-giugno 2023


Newsletter bimestrale sui temi dell'informazione, documentazione e comunicazione nel lavoro sociale
a cura di Redazione sportelli sociali, Ufficio di Piano, Dipartimento welfare e promozione del benessere di comunità

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Nell'immagine: Barbie in carrozzina


 

CENTRI DI DOCUMENTAZIONE, BIBLIOTECHE E ARCHIVI SPECIALIZZATI

1802/23 - La parabola del volontariato italiano nell'archivio di Luciano Tavazza

Luciano Tavazza (1926-2000) è considerato unanimemente, assieme a don Giovanni Nervo, già direttore della Caritas e animatore della Fondazione Zancan di Padova e Maria Eletta Martini, parlamentare e fondatrice del Centro nazionale per il volontariato di Lucca, uno dei padri del volontariato moderno italiano, volontariato che agisce concretamemte a favore delle persone in difficoltà ma che si occupa anche di riflettere e agire, culturalmente e politicamente, verso le cause che generano emarginazione, disagio, povertà, solitudine, discriminazione. Tavazza attraverso poliedriche attività lavorative e di volontariato (Enaoli, Rai, MOvi movimento volontariato italiano, Fondazione nazionale per il volontariato Fivol) ha lasciato un grandissimo archivio che è stato riconosciuto di interesse storico dalla Soprintendenza ai beni culturali della Regione Campania. L'archivio comprende circa 1900 fascicoli a cui si aggiungeranno una ricca biblioteca e un'altrettanto ricca emeroteca di riviste in campo sociale. È ora partito un progetto/bando per la valorizzazione e lo svilupoo dell'archivio che prevede anche un premio per tesi e ricerche su "Volontariato, i suoi saperi, le sue pratiche molteplici a partire dal pensiero e dagli scritti di Luciano Tavazza". L'archivio è depositato presso la biblioteca/centro documentazione "L.Tavazza" di Salerno, realizzata in collaborazione con Paideia. Gran parte dei documenti sono consultabili anche on line sul sito dell'associazione Luciano Tavazza a questo link http://www.lucianotavazza.org/wp/larchivio-storico/
Scarica il bando per tesi di laurea e ricerche a partire dall'archivio Tavazza (scadenza 31/1/2024) https://www.movicampania.it/wp-content/uploads/2023/05/SCARICA-IL-BANDO.pdf

CINEMA, AUDIOVISIVI, FOTOGRAFIA, FUMETTO, CARTOON

1803/23 - Immaginari plurali. Razza e differenze negli albi illustrati

Nuova pubblicazione bibliografica della collana Boe del Centro RiESco. Un fascicolo che nasce dalla consapevolezza della potenzialità di trasmissione di immaginari e rappresentazioni collettive contenuto nelle storie rende la letteratura per l’infanzia e, in particolare, gli albi illustrati uno strumento diffuso per promuovere l’educazione interculturale nei servizi educativi e scolastici. E che a questa tipologia di pubblicazione riserva attenzione, riflessioni e analisi. Per indagare in particolare su come vengono raccontate e rappresentate differenze/appartenenze etniche, culturali e sociali. Una bibliografia che accompagna il lavoro di bibliotecari/e e operatori/rici interculturali in una riflessione avviata già dal 2018 in ambito universitario con il volume "Colori della pelle e differenze di genere negli albi illustrati". Ricerche e prospettive pedagogiche, con il quale autrici di diverse provenienze – Véronique Francis, Anna Pileri, Ivana Bolognesi, Irene Biemmi, Valéria Barbosa – propongono una analisi corredata da proposte e piste di lavoro sull’utilizzo degli albi per affrontare il tema delle rappresentazioni delle differenze.  Leggi nel sito del centro Riesco http://www.comune.bologna.it/centro-riesco/immaginari-plurali-razza-e-differenze-negli-albi-illustrati/

1804/23 - Barre Aperte, Premio alla serie web realizzata negli Ipm di Milano e Airola

"Barre Aperte - Rap e teatro nelle carceri minorili" è una webserie realizzata dall’associazione Cco - Crisi Come Opportunità in collaborazione con Associazione Puntozero. Il rapper, autore e regista Francesco “Kento” Carlo, la voce guida di un viaggio all’interno di due Istituti Penali per Minorenni, il Beccaria di Milano e quello di Airola, in provincia di Benevento, per raccontare la vita, i sogni e le storie dei ragazzi sottoposti a provvedimenti penali. Leggi su Ristretti https://ristretti.org/barre-aperte-premio-alla-serie-web-realizzata-negli-ipm-di-milano-e-airola

1805/23 - Diritti Lab. La serie di corti firmati da Iulm e Farnesina

Diritti Lab è una collana, nata dalla collaborazione tra la Farnesina e l’Università Iulm, dedicata ai diritti umani e alle libertà fondamentali composta di tredici pellicole realizzate da giovani laureati e laureandi Iulm. I corti, ognuno dei quali dedicato a uno specifico diritto, sono stati pubblicati tra il febbraio 2022 e il gennaio 2023. Questa iniziativa si propone di stimolare il pubblico internazionale a una riflessione sul tema dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Leggi sul sito di Iulm https://www.iulm.it/it/sites/dirittilab/DirittiLab-iulm-e-farnesina

1806/23 - Cinema e psichiatria: rappresentare la sofferenza

Qual è lo sguardo del cinema sulla salute mentale? Può diventare uno strumento per aiutarci a guardare in modo più sincero la sofferenza? Abbiamo intervistato Federico Russo, psichiatra e direttore scientifico dello Spiraglio Filmfestival, un festival di cinema sulla sofferenza mentale che da tempo promuove l’integrazione tra arte e salute, con la convinzione che attraverso lo sguardo della macchina da presa sia possibile restituire un senso e un'umanità alle vicende complesse e difficili che coinvolgono sia le persone che vivono condizioni di sofferenza mentale sia gli operatori che se ne prendono cura. Leggi su Ilpunto https://ilpunto.it/cinema-e-psichiatria-rappresentare-la-sofferenza/

1807/23 - Film. "Tori e Lokita", di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Oltre la definizione di "minori non accompagnati"

La storia di un’amicizia i cui protagonisti, Tori e Lokita, prendono vita come esseri umani unici, per superare l’immaginario sui giovani migranti dipinto dai media, spesso ridotti alla definizione di "minori non accompagnati". Questo è il desiderio dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, due volte Palma d’Oro, che senza eludere la situazione disperata in cui si trovano Tori e Lokita dopo aver lasciato rispettivamente Benin e Camerun per trasferirsi in Belgio, si concentrano sull’intimità del loro rapporto, fatto di piccoli gesti, parole e canzoni. Abbandonati, sfruttati, umiliati, ma soprattutto esiliati in terra straniera, i due adolescenti si affidano completamente l’uno all’altro, ritrovandosi fratello e sorella nel superamento dei momenti di crisi, che si tratti dei ripetuti attacchi subiti dal mondo esterno, o degli incubi che li tormentano quando cala il buio della notte. Tori e Lokita è un film di un’attualità bruciante, urgente, che denuncia cosa accade ai giovani migranti sul territorio europeo, e invita a riflettere sulla necessità di guardare all’umanità e alle piccole storie, più che ai numeri delle persone che raggiungono i nostri paesi. Storie di chi si lascia alle spalle casa e famiglia, per trovare una realtà inospitale e violenta, in cui l’amicizia e la solidarietà sono l'unico scoglio a cui aggrapparsi per evitare di annegare. Il film ha vinto il Premio Speciale per il 75° anniversario al Festival di Cannes ed è arrivato al cinema il 24 novembre grazie a Lucky Red. Guarda il trailer https://www.youtube.com/watch?v=J2b8KLStxgM

1808/23 - Film. "Nezouh, il buco nel cielo", di Soudade Kaadan

Nezouh in arabo significa "spostamento di anime, acque e persone" e è il destino toccato in sorte ai siriani, costretti a lasciare casa, ricordi, e identità per vivere da rifugiati all’eterna ricerca di un nuovo posto dove ricominciare a vivere. Un destino che colpisce in pieno la quattordicenne Zeina e la sua famiglia quando una bomba squarcia il soffitto della loro casa. In quel momento l’intimità del focolare viene invasa da una luce abbagliante, che per la prima volta offre una vista diversa su Damasco. La città è offuscata dalla polvere delle case sventrate, mentre i pochi sopravvissuti fanno capolino dai terrazzi. Uno scenario desolante che pone la famiglia davanti alla decisione più importante della vita: restare a Damasco a fronteggiare il bombardamento oppure lasciare il Paese e costruire una nuova casa e una nuova vita oltre il mare. Se da una parte le donne della famiglia desiderano partire, il padre di Zeina resta fermamente abbarbicato alla sua casa, e si sforza di simulare una normalità che ormai è andata in frantumi. Un dilemma che attanaglia tutti coloro che si trovano a lasciare il proprio paese, e che la regista siriana Soudade Kaadan mette al centro del suo film per far comprendere agli spettatori dall’altra parte del Mediterraneo lo stato d’animo dei "rifugiati" e quanto coraggio richiede lasciarsi tutto alle spalle. Il film prosegue il discorso iniziato da Kaadan con "The Day I Lost My Shadow", ambientato durante la guerra in Siria nel 2012 e premiato a Venezia nel 2018, ma Nezouh - Il buco nel cielo, a differenza del primo film, si sofferma più sull’aspetto metaforico e universale della narrazione, che su quello strettamente realistico della guerra, pur restando profondamente ancorato alla realtà siriana. Guarda il trailer https://www.youtube.com/watch?v=Q77rN2jTMr4

1809/23 - Film. "The Swimmers", di Sally El Hosaini. Due sorella in fuga dalla Siria devastata

Yusra e Sara Mardini sono le protagoniste del film "Le nuotatrici (The Swimmers)" che ripercorre la storia della loro vita. Due sorelle, due nuotatrici costrette a scappare nel 2015 da una Siria devastata dalla guerra. Yusra, sogna di vincere l’oro Olimpico e nel 2012 rappresenta la Siria ai Campionati del mondo di nuoto in vasca corta. Dopo lo scoppio della guerra, l’unica possibilità di salvezza, e di realizzare questo sogno, è quella di tentare un viaggio verso l’Europa. Dal Libano alla Turchia per poi arrivare in Grecia. Dopo un’estenuante nottata, il gommone carico di persone inizia a imbarcare acqua. Immagini molto forti in quanto rappresentano la realtà di tanti migranti costretti a scappare dal proprio Paese d’origine. Le sorelle Mardini si tuffano in mare con altre due persone e insieme trascinano l’imbarcazione in salvo fino a Lesbo. Il loro viaggio prosegue in Germania, dove ottengono l’asilo politico. Yusra, nonostante tutto, non ha smesso di seguire il suo sogno e con tanta tenacia e molto allenamento viene selezionata per la prima squadra olimpica di rifugiati del Comitato Olimpico Internazionale per Rio 2016. Il film, diretto da Sally El Hosaini, è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival l'8 settembre 2022. Guarda il trailer https://www.youtube.com/watch?v=qhzbhKZ42gk

1810/23 - Docufilm: "La pace non è il suo nome". La storia del Centro diritti umani dell'Università di Padova

Il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro diritti umani, attraverso le voci e le testimonianze di coloro che hanno camminato insieme per promuovere la cultura universale della pace e dei diritti umani, dalla città all'Onu. Istituito nel 1982, in un clima di crescenti tensioni nel paese e nel mondo, dall'Università di Padova per iniziativa del prof. Antonio Papisca. Gestisce anche una ricca Biblioteca intitolata a Piergiorgio Cancellieri.

  • Per approfondire il docufilm https://unipd-centrodirittiumani.it/it/attivita/Docufilm-La-pace-non-e-il-suo-nome/1458 
  • Le informazioni sulla Biblioteca https://unipd-centrodirittiumani.it/it/database/Biblioteca-Piergiorgio-Cancellieri/47 
  • I sito del centro che produce anche una newsletter https://unipd-centrodirittiumani.it/

1811/23 - Film documentario "African Dreamers. Five true stories"

African Dreamers è un film documentario che racconta la storia in un passaggio di vita di cinque ragazze africane. Cinque giovani donne, in quattro paesi di quell’Africa da dove molti fuggono in cerca di una vita migliore. Wangare e Grace, Deborah, Marveille e Mariam hanno deciso di restare e di provare a cambiare la loro difficile vita, lottando contro i pregiudizi, le credenze, le violenze e le culture antiche che troppo spesso negano diritti universali. Per approfondimenti e trailer https://bit.ly/africandreamers_9maggio23

1812/23 - Diari di accoglienza. Storie di qualità educativa

È disponibile da oggi sul canale youtube del Centro Riesco il primo episodio di una rubrica di interviste chiamata "Diari di accoglienza": piccole storie di accoglienza di minori di origine straniera nei servizi educativi e scolastici della città di Bologna che meritano di essere raccontate. Attraverso interviste a operatori e docenti, il canale diventa una risorsa per condividere esperienze di qualità educativa in contesti complessi e multiculturali. La prima intervista racconta un percorso di mediazione linguistico-culturale in una scuola secondaria di II grado di Bologna. Guarda il video https://youtu.be/Q8ixQPFysxo

1813/23 - A Roma in mostra gli scatti dei bambini da Siria e Kenya

La Biblioteca Europea, Still I Rise e il Goethe-Institut Roma presentano la mostra "Through Our Eyes - Attraverso i nostri occhi". Una macchina fotografica usa e getta in mano ai bambini dell'hotspot di Samos, del campo sfollati di Ad-Dana, nel nord-ovest della Siria, e dello slum Mathare a Nairobi, diventa una potente forma espressiva per raccontare migrazione, guerra e povertà attraverso lo sguardo di chi vive direttamente queste situazioni. Il progetto fotografico, avviato nel 2019, ha coinvolto 156 minori dai 9 ai 17 anni, tutti studenti e studentesse delle scuole di emergenza e delle scuole internazionali dell'organizzazione non profit internazionale Still I Rise. Leggi tutte le informazioni https://www.bibliotechediroma.it/opac/news/through-our-eyes-attraverso-i-nostri-occhi/32813 

SPECIALE CINEMA E ALZHEIMER

1814/23 - "The father", di Florian Zeller, con Olivia Colman, Imogen Poots, Rufus Sewell, 2020

Pur vivace e a tratti lucido, Anthony mostra sintomi del morbo di Alzheimer, dimenticando fatti, luoghi e persone. Nel rapporto con i suoi familiari, la vita dell’anziano uomo prosegue per frammenti confusi che la sua mente non sa più ricomporre.

  • Vai alla recensione https://style.corriere.it/spettacoli/the-father-nulla-e-come-sembra-trama-anthony-hopkins-oscar/  
  • Il trailer https://www.youtube.com/watch?v=KeXssRPkCqw&t=7s

1815/23 - "Una sconfinata giovinezza", di Pupi Avati, con Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, 2010

Lino, un esperto giornalista sportivo è sposato da molti anni con Chicca, un’insegnante universitaria di filologia romanza. Il loro è un rapporto consolidato che ha superato non poche difficoltà, tra le quali il sofferto mancato arrivo di un figlio. Proprio quando sembrano aver trovato un loro equilibrio di coppia, Lino inizia a accusare gli effetti debilitanti e degenerativi della malattia di Alzheimer. La malattia scombussola molto la relazione tra i due con Chicca che, mossa da amorevoli sentimenti, si ritrova tra mille dubbi e angosce a dover trattare come un figlio piccolo il proprio marito pur di stargli vicino e evitargli la sofferenza del ricovero.

  • Vai alla recensione https://familycinematv.it/recensioni/una-sconfinata-giovinezza/
  • Il trailer https://www.youtube.com/watch?v=RCTpqNNYGbE&t=1s

1816/23 - "Ella & John", diretto da Paolo Virzì, con Helen Mirren e Donald Sutherland, 2017

Ella e John sono due ottantenni che non sopportano più le apprensioni dei figli e le continue visite mediche. Decidono così di fuggire da tutto questo e, con il loro amato camper, intraprendono un viaggio on the road che li porterà a ripercorrere i ricordi più belli della loro esistenza.

  • Vai alla recensione https://www.filmtv.it/film/127704/ella-and-john/
  • Il trailer https://www.youtube.com/watch?v=baVy6VlBLts

1817/23 - "Still Alice", di Richard Glatzer, con Juliann Moore, 2014

Alice Hawland insegna linguistica all’università, ha una vita felice, un marito e tre figli. Intorno ai cinquant’anni le viene diagnosticato un Alzheimer precoce, probabilmente ereditario. Anche alla figlia maggiore viene preannunciata la stessa malattia. Alice perderà progressivamente le parole d’uso comune, l’orientamento in luoghi che le furono familiari, perderà la memoria del passato, non riconoscerà i volti dei suoi cari. Resisterà, tuttavia, cercando puntigliosamente di valorizzare ogni frammento di ciò che è stata e ancora le rimane. Invitata a raccontarsi a una platea di malati e loro famigliari, riesce a trasmettere il senso del suo dramma: "Perdo l’orientamento, perdo degli oggetti, perdo il sonno ma soprattutto perdo i ricordi: la sera in cui ho conosciuto mio marito, la prima volta in cui ho tenuto tra le mani un libro, la nascita dei miei figli, le amicizie che ho fatto… tutto quello che ho accumulato nella vita."

  • La recensione https://www.mymovies.it/film/2014/stillalice/ 
  • Il trailer https://www.youtube.com/watch?v=WLlTTDsKk_Y

1818/23 - "Lontano da lei – Away from her", di Sarah Polley, con Julie Christie, Gordon Pinsent, 2006

Fiona e Grant, sono una coppia canadese sposata da quarant'anni, ma, quando a Fiona viene diagnosticato l'Alzheimer, i due sono costretti a separarsi per lungo tempo per la prima volta. Entrata nella casa di cura, Fiona, a causa della lontananza dal marito, inizia a dimenticarsi di lui e a nutrire interesse verso un altro ospite dell'ospedale.

  • La recensione https://www.mymovies.it/film/2006/awayfromher/ 
  • Il trailer https://www.youtube.com/watch?v=vTsPvHcNzwQ

1819/23 - Supernova, di Harry Macqueen, con Colin Firth e Stanley Tucci, 2021

Sam e Tusker stanno insieme da più di 20 anni, stanno attraversando l’Inghilterra per giungere al Lake district con il loro camper alla riscoperta di luoghi del loro passato e far visita a amici e parenti. Ma da quando a Tusker è stata diagnosticata la demenza precoce le loro vite sono cambiate.

  • Vai alla recensione https://www.cineforum.it/recensione/Supernova 
  • Il trailer https://www.youtube.com/watch?v=2KY0vpCthvQ&t=1s

COMMENTI E INCHIESTE

1820/23 - Immigrazione: una questione di percezione

Nelle ultime legislature, l’immigrazione è stata spesso al centro dell’agenda politica. La classe politica e i media italiani hanno rivolto l’attenzione principalmente all’immigrazione irregolare, alla sicurezza e alla criminalità, mentre tematiche quali l’integrazione e la gestione dei migranti stessi sono spesso passate in secondo piano, come analizzato in uno studio di Michele Colucci del 2018. Una delle conseguenze di questo approccio è la distanza tra il fenomeno reale (ovvero i dati sull’immigrazione in Italia) e quello percepito (l’incidenza del tema nell’opinione pubblica). Questa distorsione porta i cittadini a sovrastimare il fenomeno migratorio a livello numerico, alimentando il circolo vizioso delle paure e dei timori legati al tema. La posizione geografica dell’Italia la rende particolarmente esposta all‘immigrazione irregolare via mare, i cosiddetti "sbarchi". Trattandosi della tipologia di immigrazione maggiormente soggetta alla copertura dei media (e della politica), si alimenta facilmente l’idea che il nostro paese subisca in misura maggiore il fenomeno migratorio rispetto a altri in Europa. Così si crea il luogo comune per cui "arrivano tutti in Italia", ma alcuni dati ci possono aiutare a smentirlo. Leggi su Welforum https://www.welforum.it/immigrazione-una-questione-di-percezione/

1821/23 - Contro il greenwashing; l'Europa al bivio

Sempre più spesso le aziende si vestono di verde per entrare in sintonia con il sentimento del mercato, soprattutto in riferimento ai più giovani, più attenti ai temi ambientali. Tuttavia, già nel 2020 uno studio mostrava come nel 53,3 % dei casi le informazioni di natura ecologica esaminate fossero "vaghe, fuorvianti o infondate", a testimonianza del fatto che il greenwashing interseca in modo pervasivo diversi aspetti della relazione fra imprese, mercato e comunità. Sul tema è impegnata da tempo la Commissione europea, che con nuove direttive si pone l'obiettivo di impedire che le diciture sui prodotti contengano comunicazioni non dimostrabili con prove scientifiche. L'articolo di Antonello Barone su Il Mulino leggi qui

1822/23 - Migrazioni, Wagner, concetti distorti. Le colpevoli mistificazioni

Le migrazioni sono fenomeni complessi e hanno diverse cause, ma il governo italiano sembra soggetto a una coazione a ripetere che lo spinge in tre direzioni: allarmare, semplificare, trovare responsabili da incolpare. In primo luogo, l’allarmismo. Maurizio Ambrosini su Avvenire leggi qui

1823/23 - We are Barbie: così mercato e diversity camminano insieme

Mattel ha lanciato una Barbie con i tratti tipici della sindrome di Down: serve davvero all'inclusione? Piace l'idea di dare rappresentanza a bambine che finora non si sono mai riconosciute in una bambola. E anche il fatto che venga "sdoganata" la diversity come opportunità di business. In dialogo con Martina Fuga e Carlotta Jesi su Vita https://www.vita.it/it/article/2023/04/26/we-are-barbie-cosi-mercato-e-diversity-camminano-insieme/166532/

EDITORIA, EDITORIA SOCIALE

1824/23 - La settima edizione del concorso di editoria tattile illustrata "Tocca a te!"

Sarà come sempre gratuita e aperta a tutti: illustratori, artisti, insegnanti, educatori, studenti e classi, ma anche artigiani o semplici appassionati, la partecipazione al concorso nazionale "Tocca a te!", che sostiene e promuove l’editoria tattile a livello nazionale, con la consapevolezza dell’importanza che il libro riveste nello sviluppo di ogni bambino, anche con deficit visivo. Nei giorni scorsi ne è stata lanciata la settima edizione, cui si potrà partecipare con una propria opera fino al 10 ottobre, in vista dell’evento conclusivo, che si terrà dal 26 al 29 ottobre a Bologna. Leggi su Superando https://www.superando.it/2023/05/18/la-settima-edizione-del-concorso-di-editoria-tattile-illustrata-tocca-a-te/

1825/23 - Chi sono i "sensitivity readers" e qual è il loro ruolo nell'editoria?

Una nuova figura professionale si sta affacciando, da qualche tempo, al mondo dell'editoria: i "sensitivity readers", ovvero gli editor che vagliano i manoscritti con la missione di identificare passaggi che contengano stereotipi, pregiudizi o rappresentazioni che possano risultare offensivi o dispregiativi nei confronti di alcune comunità minoritarie, etniche, sessuali e culturali. Una pratica già rodata nel settore editoriale anglosassone che recentemente sta prendendo piede anche in Francia. Leggi su Giornale delle libreria https://www.giornaledellalibreria.it/news-lettura-chi-sono-i-sensitivity-readers-e-qual-e-il-loro-ruolo-nelleditoria-5361.html

FORMAZIONE (CORSI, CONVEGNI, MOSTRE, FIERE, MASTER...)

1826/23 - Global Campus of Human Rights: 18ª edizione della Summer School di Cinema Human Rights and Advocacy

La diciottesima edizione della Summer school in Cinema human rights and advocacy è una formazione sviluppata congiuntamente dal Global campus of human rights (Gc) e da Picture people. Il programma, della durata di 10 giorni, è rivolto a coloro che desiderano ampliare la propria comprensione delle connessioni tra diritti umani, cinema, media digitali e video advocacy, e imparare a utilizzare il cinema come strumento di cambiamento sociale. Trova più informazioni su https://unipd-centrodirittiumani.it/it/news/Global-Campus-of-Human-Rights-18-edizione-della-Summer-School-di-Cinema-Human-Rights-and-Advocacy/6547

GIORNALISMO

1827/23 - Non toccare il valore di ascoltare storie esemplari

"Non bisogna cadere nell'abilismo perché l’immedesimarsi fine a se stesso per un commento, una lacrima e una carezza al volo lascia il tempo che trova: non cambia né l'individuo né la società di una virgola. Ma non si può pensare che le persone con disabilità non possano essere narrate in maniera positiva, quando c'è qualcosa di positivo da narrare. Sia quindi dovere di chi comunica usare il linguaggio giusto, ma nessuno tocchi il valore di ascoltare storie esemplari. Sarebbe un'altra maniera di discriminare". Antonio Malafarina su Superando. https://www.superando.it/2023/04/20/non-toccare-il-valore-di-ascoltare-storie-esemplari/

1828/23 - Comunicare la demenza in modo etico e inclusivo: ecco le linee guida per media, politici e ricercatori

Le parole e le immagini usate per rappresentare la demenza hanno un impatto su come la società pensa o si relaziona con chi convive con questa condizione. Questo può influenzare significativamente le decisioni relative alle priorità della ricerca, allo sviluppo dei servizi e delle politiche di cura e assistenza, con conseguenze sulla qualità della vita di milioni di persone con demenza. Per questi motivi Alzheimer Europe, in collaborazione con il Gruppo di lavoro europeo delle persone con demenza (Ewgpwd) - istituito nel 2013con lo scopo di esplorare e valutare i diversi modi in cui le persone con demenza sono percepite nel nostro paese. Leggi su Redattoresociale https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/comunicare_la_demenza_in_modo_etico_e_inclusivo_ecco_le_linee_guida_per_media_politici_e_ricercatori?UA-11580724-2

INFORMAZIONE E SVILUPPO DI COMUNITÀ

1829/23 - Rivista Metis, un numero monografico sui discordi d'odio. "I discorsi d'odio come problema pedagogico emergente"

"Le parole sono pietre, possono essere pallottole. Bisogna saper pesare il peso delle parole e soprattutto far cessare il vento d’odio che è veramente atroce. Lo si sente palpabile attorno a noi" (Camilleri). È, quello dei discorsi d’odio, un tema caldo, al centro, ormai, di studi accademici e di dibattiti sui media che hanno portato il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri a istituire un Movimento contro l’istigazione all’odio. Offriamo questo tema alla riflessione della comunità scientifica e pedagogica, che potrà produrre piste di ricerca teorica e prassica in merito alla formazione della donna e dell’uomo. Non è solo una questione di odio razziale, xenofobo, etnocentrico. È un problema di istigazione all’odio contro la "differenza", che si caratterizza per l’utilizzo di espressioni che diffondono, incitano, promuovono e sostengono rappresentazioni riduttive e denigranti. Al punto che il rischio imperante è l’abitudine all’odio, l’assuefazione alla "banalità del male" e all’ingiuria. Leggi la Rivista http://www.metisjournal.it/index.php/metis/issue/view/18

LEGGERE E SCRIVERE

1830/23 - L’accessibilità culturale dei mass media italiani

Sono accessibili i mass media che utilizzano la scrittura? Bella domanda. Per cercare di dare una risposta vediamo di definire meglio a quali mass media pensiamo. I quotidiani, i periodici, sia su carta che sul web, faremo un discorso solo su di loro. È vero, noi italiani per informarci usiamo più la televisione e, i giovani, le informazioni che arrivano dai social presenti in rete. Se dovessimo dare una risposta veloce alla domanda da cui siamo partiti, la risposta sarebbe facile: "No, non sono accessibili, o per lo meno solo a pochi". Nicola Rabbi su Linkedin https://it.linkedin.com/pulse/laccessibilit%C3%A0-culturale-dei-mass-media-italiani-nicola-rabbi 

1831/23 - Libri, nel 2022 cala il numero dei lettori. Le donne leggono più degli uomini

Nel 2022 è pari al 39,3% la quota di persone di 6 anni e più che hanno letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali (erano il 40,8% nel 2021). Lo rileva Istat, che pubblica il report su "Lettura di libri e fruizione delle biblioteche". Il valore si è ridotto rispetto a quanto rilevato nei due anni precedenti, quando i lettori erano rispettivamente il 41,4% (2020) e il 40,8% (2021) dei residenti di quell’età. "Dal 2000, quando la quota di lettori risultò pari al 39,1% - sottolinea Istat -, l’andamento è stato crescente fino a raggiungere il picco massimo nel 2010 (46,8%), per poi ridiscendere progressivamente fino ad arrivare nel 2016 allo stesso livello del 2001 (40,5%). Successivamente la percentuale di lettori si è mantenuta stabile fino al 2019, per poi crescere nel 2020 e mantenersi a un valore analogo nel 2021. La lieve crescita registrata nel biennio pandemico 2020-2021 non è stata però sufficiente per recuperare le perdite registrate negli anni precedenti. In questo quadro, la contrazione registrata nel 2022 porta la quota di lettori al livello più basso mai registrato in quasi venticinque anni". Leggi su Redattoresociale https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/libri_nel_2022_cala_il_numero_dei_lettori_le_donne_leggono_piu_degli_uomini?UA-11580724-2

NOVITÀ IN LIBRERIA...E IN EDICOLA

1832/23 - Ruben Razzante (a cura di), "I (social) media che vorrei", Franco Angeli, 2023

Questo volume intende leggere l’evoluzione del sistema mediatico attraverso le lenti delle aziende editoriali, delle piattaforme web e social, delle authority, degli studiosi, dei giornalisti, dei comunicatori e delle nuove figure professionali impegnate nel settore, con l’obiettivo di offrire ai decisori istituzionali un’analisi non superficiale per valutare possibili interventi legislativi e nuove linee guida finalizzate a governare al meglio gli urti dei cambiamenti indotti dalla digitalizzazione. Leggi sul sito dell'editore https://www.francoangeli.it/Libro/9788835146599/I-(social)-media-che-vorrei-Innovazione-tecnologica,-igiene-digitale,-tutela-dei-diritti

1833/23 - A.Lavorgna, M.Tartari, "La sovraesposizione digitale deli minori. Un approccio multidimensionale al fenomeno dello sharenting", Franco Angeli, 2023

A causa del crescente impatto delle piattaforme di social media e di altre tecnologie digitali sulle nostre vite, il cosiddetto sharenting - la condivisione online di informazioni identificative o sensibili di minori da parte di genitori o altri adulti appartenenti alla cerchia sociale del minore - è una pratica sociale sempre più frequente e dibattuta. È ormai riconosciuto come lo sharenting non sia solo un fenomeno di costume degno di attenzione sociologica, ma possa portare con sé una serie di problematicità a breve e lungo raggio, tali da meritare delle riflessioni approfondite sulla sua natura criminogena e sui danni sociali che può comportare. Questo libro offre una trattazione multidimensionale e aggiornata dello sharenting, discutendo come tale fenomeno sia ormai diffuso, permesso e facilitato da quell'intersezione di fattori individuali, sociali e tecnici che sempre di più caratterizza molte pratiche di interesse sociologico e criminologico. Leggi sul sito dell'editore https://www.francoangeli.it/Libro/La-sovraesposizione-digitale-deli-minori-Un-approccio-multidimensionale-al-fenomeno-dello-sharenting?Id=28448

1834/23 - Vanni Codeluppi, "I media siamo noi. La società trasformata dai mezzi di comunicazione", Franco Angeli, 2023

I media hanno dato vita negli ultimi anni a un vasto spazio immateriale che affianca quello fisico e nel quale le persone passano una quantità crescente del loro tempo; hanno cioè invaso tutti gli ambiti della vita quotidiana e immerso gli individui in un ambiente fortemente "mediatizzato". Essi stanno trasformando profondamente la nostra cultura sociale e il nostro modo di pensare e vivere la realtà: portano vicino a noi qualcosa che accade lontano; modificano le nostre dimensioni spazio-temporali; ci promettono di moltiplicare e potenziare le nostre relazioni sociali, che tuttavia tendono progressivamente a indebolirsi. Stanno smettendo di svolgere la loro tradizionale funzione di mediazione tra gli individui per diventare protagonisti della società: attori potenti con cui occorre confrontarsi. Questo libro propone una riflessione su come agiscono i media e sui loro principali effetti nella società. Leggi sul sito dell'editore https://www.francoangeli.it/Libro?id=22127

1835/23 - N.Rabbi, "Scrivere facile non è difficile. L'efficacia della scrittura Easy To Read", La Meridiana, 202O

Non comprendere un testo, non riuscire a seguire una storia scritta, può essere motivo di grande frustrazione per una persona. Porre attenzione a come si scrive, a chi ci si rivolge, è un esercizio impegnativo che richiede preparazione e molta pratica. Scrivere "semplicemente" non significa banalizzare o abbassare il livello culturale, ma proprio l’opposto: significa essere maggiormente consapevoli di quello che si scrive. La scrittura easy to read (etr), ovvero lo scrivere in modo controllato, significa porsi la domanda di chi sia il destinatario cui ci rivolgiamo, quale sia il suo grado di cultura, la sua difficoltà di comprensione; poi, nello stesso momento, chiarire cosa vogliamo dire e i nostri obiettivi nel farlo. Infine dobbiamo prendere in considerazione il contesto in cui operiamo che comprende, fra le altre cose, anche lo strumento che utilizziamo per comunicare. Questo libro accompagna il lettore nella scrittura controllata come passaggio necessario per il diritto alla cultura e all’informazione accessibile. Leggi sul sito dell'editore https://www.lameridiana.it/scrivere-facile-non-e-difficile.html

PUBBLICITÀ E CAMPAGNE PUBBLICITARIE

1836/23 - Lascia l'odio senza parole: campagna a contrasto all'odio in rete

È iniziata la campagna istituzionale "Lascia l'odio senza parole" di Agcom, per il contrasto e la sensibilizzazione di cittadini e utenti sul fenomeno dei discorsi d'odio in rete (hate speech online). Lo spot dedicato alla campagna ha l'obiettivo di sensibilizzare su come le espressioni d'odio si pongano in contrasto con i principi fondamentali di tutela della persona e del rispetto della dignità umana, oltre che al principio di non discriminzione. Lo spot è trasmesso sulle reti Rai, negli spazi determinati dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e sui canali istituzionali dell'Agcom. Leggi sulla newsletter di comunicatori e comunicazione http://newsletter2.comunicatoriecomunicazione.it//newsletter/arc.html?cid=82871163N&mid=812449045A&pid=2933439751I&uid=14027&exid=789

RICERCHE, OSSERVATORI, ANALISI ANCHE SU MEDIA E TEMI SOCIALI

1837/23 - La rappresentazione visiva del Reddito di cittadinanza: un'analisi delle immagini associate agli articoli sui principali quotidoani italiani

Pietro Cruciata, Chiara Perfetto e Giuliano Resce si chiedono in che misura i quotidiani pubblichino, per illustrare articoli su un medesimo argomento, immagini diverse. L’argomento prescelto dagli autori è il reddito di cittadinanza e l’analisi utilizza algoritmi di image captioning e natural language processing su immagini pubblicate a corredo degli articoli su quell’argomento dai quotidiani con diffusione nazionale. I risultati mostrano come la posizione delle diverse testate si rifletta sulle rappresentazioni visive pubblicate. Leggi su Etica e economia https://eticaeconomia.it/la-rappresentazione-visiva-del-reddito-di-cittadinanza-unanalisi-delle-immagini-associate-agli-articoli-sui-principali-quotidiani-italiani/

1838/23 - L’Africa nei media italiani: un continente che fa sempre meno notizia, specie quando si parla di innovazione

Secondo il rapporto “L'Africa MEDIAta” di Amref, il volto più dinamico dell’Africa soffre di una costante sottorappresentazione. Si accentua la riduzione progressiva di notizie (-3% sui quotidiani, -22% nei notiziari del prime time e nei programmi di infotainment). "Eppure vi sono delle potenzialità che aggiungono un altro volto: per le startup tecnologiche africane nel 2021 si è segnato un +113% per investimenti rispetto al 2020".

  • Leggi su Redattoresociale https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/l_africa_nei_media_italiani_un_continente_che_fa_sempre_meno_notizia_specie_quando_si_parla_di_innovazione?UA-11580724-2 
  • Leggi su Avvenire https://www.avvenire.it/mondo/pagine/media-e-africa

RIVISTE SPECIALIZZATE

1839/23 - Sociale e dintorni. Il lungo viaggio delle riviste online

Spesso arrivano da lontano e quando le scopri hanno già un archivio disponibile di varie annate. Parliamo delle riviste edite solo in edizione on line e spesso accessibili liberamente senza abbonamento. Intreccio tra evoluzione dei mondi informativi e logica delle pubblicazioni dentro i percorsi accademici e professionali. Gran parte dei lettori conosce le riviste più note dedicate, ci limitiamo qui a questo, al tema dei servizi e delle politiche sociali. Nate tutte cartacee da 15/30 anni, la maggior parte possiede anche una versione in rete oppure escono solo gratuitamente in rete (formato pdf) perchè il saldo costi/abbonamenti è divenuto insostenibile. Alcune hanno scelto vie di mezzo intrecciandosi con blog e newsletter dentro una sorta di network informativo. Parliamo di Prospettive sociali e sanitarie, Prospettive assistenziali, Autonomie locali e servizi sociali, Lavoro sociale, Studi Zancan, Politiche sociali, Rivista delle politiche soci ali, Welfare oggi e anche altre, tutte di elevata qualità. Di quelle più recenti e nate direttamente on line, o immediatamente sbarcate su web, in questi anni la ns redazione ne ha incontrate nel tempo molte. Non ci dilunghiamo e vi inviatiamo ad un viaggio dentro ai loro siti per trovare molte cose interessanti e piste di ricerca di sicuro interesse. Questi i titoli: metisjournal, conflitti, indiscipline, educazione interculturale, menabò di etica ed economia, pedagogia delle differenze, nuova atlantide, cartografie sociali, partecipazione e conflitto, ibridamenti, chefare, unacertaideadi, per arrivare alle più conosciute impresa sociale, welforum, secondo welfare... per citarne solo alcune (fonte: Redazione Dipartimento welfare e promozione del benessere di comunità del Comune di Bologna).

1840/23 - "Prospettiva Esse, esse come speranza"

La rivista è nata da precise richieste da parte di detenuti della Casa circondariale di Rovigo nella primavera del 1996, che l’associazione di volontariato Centro rrancescano di ascolto-odv di Rovigo ha recepito e tradotto in concreto. Gli articoli vengono scritti tutti esclusivamente dai detenuti e completati con le fotografie che di volta in volta vengono scattate e predisposte da un fotografo professionista; la stampa ha una tiratura assai limitata, serve per i detenuti stessi, per il resto avviene attraverso mail con un pdf. Da venticinque anni è in essere, perciò, questa attività redazionale nella sezione "media sicurezza", mentre l’ultimo numero ha visto l’apporto di un gruppo di detenuti della sezione "alta sicurezza". In questa sezione si incontrano persone che sono storie di lunghissime carcerazioni, talora diverse decine di anni, spesso frutto di recidiva, così da occupare l’intera esistenza, mentre fuori diventano uomini e donne i figli e arrivano a crescere i nipoti lontano dai nonni. Qualche detenuto molto avanti negli anni e una lunga detenzione ancora da scontare sembra parlare a futura memoria, ci chiede di essere ricordato non tanto come criminale, ma in quanto persona che ha sbagliato anche per le condizioni di vita e il contesto sociale in cui era inserito, persona che è pure capace di sentimenti e azioni positive. Consulta l'archvio dei numeri arretrati http://www.centrofrancescanodiascolto.it/home/page16.html

1841/23 - Potere e seduzione dei media: rivoluzione o involuzione educativa? Un numero monografico di Metis

I media hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi lo strumento privilegiato di diffusione delle informazioni, di confronto e discussione di modelli culturali, a sostegno e garanzia del dibattito pubblico e dei processi di democratizzazione della società. Tuttavia, tale "mandato" si è col tempo complessificato, diventando, contemporaneamente e contraddittoriamente, strumento di manipolazione dell’opinione pubblica, soprattutto per la pervasività e estensione, nel tempo e nello spazio, dei media utilizzati. Tutto ciò al punto da rendere difficile individuare il confine tra condizionamento e libertà di pensiero e di scelta. Rispetto a tale scenario, cosa può fare l’educazione? Come può aiutare le donne e gli uomini a scoprire le potenzialità e le insidie che si nascondono, innanzitutto, nella rete e a educare all’utilizzo corretto dell’informazione e della comunicazione mediale come esercizio reale di cittadinanza attiva? 17 i contributi liberamente disponibili nel numero 1, 2020 della rivista on line Metis. Leggi la rivista http://www.metisjournal.it/index.php/metis/issue/view/19

SPORTELLI, SERVIZI INFORMATIVI, PIATTAFORME DIGITALI, COMUNICAZIONE PUBBLICA

1842/23 - E-Lov- Leggere ovunque. Le pareti dei luoghi di cura si colorano di storie

Presentazione del nuovo progetto di lettura nei luoghi di cura e delle iniziative in corso nate dalla collaborazione tra Settore Biblioteche e Welfare Culturale del Comune di Bologna e Azienda Usl di Bologna, in collaborazione con il Terzo settore. Dalla fine di maggio 2023 prende il via E-Lov - Leggere ovunque il progetto di welfare culturale che promuove la lettura e rende disponibili contenuti selezionati per le diverse fasce di età all’interno dei presidi ospedalieri e delle Case della Comunità dell’Azienda Usl di Bologna. Per chi si trova ricoverato o sta aspettando il proprio turno per una visita medica, per chi lavora in ospedale o in una casa di comunità o per chi è andato a trovare un parente, E-Lov - Leggere ovunque renderà disponibili contenuti di qualità, liberi e gratuiti, per trascorrere il proprio tempo immersi nel piacere della lettura. Si potrà leggere un libro digitale, ascoltare un audiolibro, sfogliare una rivista o un giornale in digitale, imparare, approfondire notizie o conoscenze, ascoltare una filastrocca o della musica classica, scoprire notizie su Bologna e il suo territorio, inquadrando un qr code con il proprio telefono o tablet. Leggi tutto: https://ww2.ausl.bologna.it/ufficio-stampa/comunicati-stampa/sala-stamap-ansa/press-releases/e-lov-leggere-ovunque.-le-pareti-dei-luoghi-di

SOCIAL NETWORK

1843/23 - Perché abbiamo deciso di abbandonare Twitter

La stagione dei social media che hanno incarnato l’epoca "dorata" del web 2.0 sembra aver esaurito la sua spinta propulsiva. A fine 2022 Ian Bogost sull’Atlantic scriveva un po’ ottimisticamente che l’epoca dei social media stava tramontando. Nello stesso periodo, sono aumentati gli articoli che declamano il declino dei social media. Come il fenomeno delle "grandi dimissioni", se andiamo oltre la cortina di fumo della retorica, troviamo anche qualcosa di vero. Questo declino è reale, non è solo una moda. Solo che non riguarda tutti i social media, ma solo quelli della prima generazione, come Facebook e Twitter. Il primo è disertato dai giovani, che preferiscono Twitch e Tik Tok, mentre il secondo è devastato da un padrone autoritario e capriccioso. Entrambi perdono utenti, licenziano migliaia di lavoratori tech a tutti i livelli di stipendio e, cosa più importante, hanno una pessima reputazione. Leggi su Che fare https://www.che-fare.com/almanacco/societa/perche-abbiamo-deciso-di-abbandonare-twitter/

TELEVISIONE E RADIO

1844/23 - Cari giornalisti di Report, le associazioni che si occupano di detenuti non sono colluse

È difficile trovare persone che una volta uscite dal circuito carcerario abbiano ancora voglia di parlare o anche solo sentir parlare di carcere. La maggior parte vuole solo dimenticare e riprendere a vivere. Poche, purtroppo, le eccezioni. Purtroppo perché chi meglio di una persona che ha vissuto il carcere può testimoniarne le storture? Ma che ex detenuti siano anche attivisti di associazioni che si occupano dei diritti delle persone detenute è inammissibile per i giornalisti di Report mettendo in piedi "Ombre Grigie". Leggi l'articolo del Il Dubbio ripreso su Ristretti. https://ristretti.org/cari-giornalisti-di-report-le-associazioni-che-si-occupano-di-detenuti-non-sono-colluse

 

Perché questa newsletter

"È più facile che un cammello...che una assistente sociale trovi il tempo per leggere...e scrivere". Questa immagine tratta dal blog di Prospettive sociali e sanitarie racconta bene la sorte di queste funzioni che, molto praticate nel terzo settore (...la documentazione un po' meno...), anche se non sempre con esiti di qualità, trovano molta difficoltà a diventare strumenti del lavoro sociale nei servizi pubblici e non rimanere funzioni accessorie, legate alla disponibilità ed iniziative dei singoli operatori o di dirigenti illuminati.
Ci sono su questo ovviamente anche delle ragioni di cui tenere conto, come la variabile tempo, l'aumento delle situazioni di difficoltà sociale...di utenza in sostanza,la fase di crisi, la natura stessa carica di ambiguità del lavoro sociale. Ma ci sono anche resistenze al cambiamento che inevitabilmente l'informazione e la documentazione propone e sottolinea.
Con questa newsletter a cadenza bimestrale e a valenza sia informativa che documentativa, si intende dare conto, soprattutto agli operatori, di cosa si muova in Italia su questi ambiti, dando attenzione ad una ventina di tematiche che sono elencate  nella prima pagina di ogni numero: si va dal rapporto tra biblioteche e welfare, alle novità in tema di riviste, siti, newsletter, centri di documentazione. E ancora le tecnologie, i social network, il digital divide. Attenzione anche per l'editoria in campo sociale, al ruolo del giornalismo, alla radio, alla tv, al cinema, a come i media affrontano le questioni dei servizi sociali e della marginalità in genere.
 Le notizie pubblicate trattano di temi specificatamente sociali, ma anche di come il dibattito sul/nel giornalismo o sulle tecnologie e ancora sui media o l'editoria, costituisca uno sfondo imprescindibile su cui avere alcune conoscenze per sviluppare coerentemente queste funzioni anche nell'ambito dei servizi sociali.
Un invito a leggere, a documentarsi, a scrivere, ad essere curiosi.

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chiuso in redazione il 07/06/2023  La newsletter è a cura della Redazione Area welfare e promozione del benessere di comunità del Comune di Bologna

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