Mews | La newsletter del Museo della musica

Mews (s)Nodi 2019

la newsletter del Museo internazionale e biblioteca della musica

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Al Museo la musica non va mai in vacanza: da martedì tornano i concerti di (s)Nodi!

Ci siamo!
Da martedì 23 luglio tornano i concerti crossover di (s)Nodi - dove le musiche si incrociano, il festival di musiche inconsuete giunto alla nona edizione e dedicato a tutti coloro che restano in città e vogliono vivere l’estate ascoltando musica dal vivo.
Ma quest’anno all’abituale giro del mondo per esplorare le affascinanti contaminazioni tra le diverse culture musicali, il 17 settembre si aggiunge un nono straordinario appuntamento fuori programma, legato alla mostra LA CASA DELLA VITA al Museo Ebraico: il concerto di Yefira assieme all’hazzan di Belgrado Asher Alkalay.
Scopri subito il programma completo, scarica la cartolina stampabile e - fondamentale - prenota subito i tuoi biglietti!

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martedì 23 luglio ore 21.00

Musiche dalle vie della seta

Siamak Guran tambûr, setâr, voce
Marco Felicioni flauto traverso, bansuri, mocseno, ney, quena, ryuteki, xiao, xun
Pino Petraccia kamalengoni e percussioni
Walter Gaeta pianoforte
Questo viaggio lungo le antiche sonorità delle terre attraversate dalle vie della seta nasce dall’incontro di tre grandi interpreti italiani delle musiche tradizionali dell’Asia Centrale con il musicista Siamak Guran, nato nel Kurdistan iraniano ma da diversi anni in esilio in Italia e virtuoso del tambûr, il liuto a tre corde tipico della tradizione pre-islamica dello Yarsan.

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martedì 30 luglio ore 21.00

Mala Agapi

Luigi Garrisi voce e chitarra
Alessandro Predasso bouzouki
Stefania Megale sax soprano e clarinetto
Francesco Paolino chitarra e mandoloncello
Stefano Mongiat oud e percussioni
In alcune case greco-salentine risuona ancora il griko, antico idioma neogreco dalla musicalità insieme nobile e contadina, nella quale i Mala Agapi (nome greco/latino dal doppio significato di “grande/cattivo amore”) hanno scelto di scrivere i propri testi poetici. Tra ritmiche della tradizione mediterranea e melodie originali, un cantiere di suoni e persone in continua evoluzione con l’obiettivo di promuovere la straordinaria lingua greco-salentina attraverso la musica e la libertà.

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martedì 6 agosto ore 21.00

The Road of Gypsies

Sulle Orme di Django:
Simone Marcandalli chitarra solista e voce
Massimiliano Amatruda fisarmonica
Antonio Balsamo chitarra ritmica
Christian Pepe contrabbasso
A bordo di un carrozzone romanì, andremo alla scoperta delle diverse culture musicali che portarono negli anni ‘30 alla nascita del manouche, quel “jazz popolare” reso celebre dalla genialità di Django Reinhardt: dalla Francia della valse musette allo swing del dopoguerra italiano, incrociando virtuosismi klezmer-tzigani con le sonorità jazz statunitensi e i ritmi latinoamericani.

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martedì 13 agosto ore 21.00

Il Mare che Canta

Ensemble Terra Mater:
Angela Centanin voce
Irene Benciolini viola, santur
Ruben Medici oud, mandolino, bouzouki, violino
Francesco Trespidi musette, kaval, bansuri, flauti dolci, percussioni
Nicola Benetti fisarmonica, chitarra, kantele, setâr
Il Mare che Canta è un racconto sonoro sul fascino delle relazioni musicali della regione mediterranea.
A questi cinque giovani polistrumentisti è affidato il compito di narrare il dialogo fra i popoli che da sempre vivono specchiandosi sul mare, riproponendo musiche e canti di tradizioni solo apparentemente distanti tra loro: dal canto sefardita alla ballata macedone, dalla lauda italiana ai ritmi della musica araba.

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martedì 20 agosto ore 21.00

Panaemiliana

Davide Angelica e Paolo Prosperini chitarra
Manuel Franco e Danilo Mineo percussioni
Filippo Cassanelli contrabbasso
Come la celebre strada Panamericana collega l’Alaska con l’Argentina, allo stesso modo la band prende spunto dalle più svariate tradizioni musicali accostando con disinvoltura il son cubano al valzer musette, il jazz alla musica folk italiana ed europea, in uno show latin-jazz-folk raffinato e al tempo stesso travolgente.

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martedì 27 agosto ore 21.00

Mihretu Ghide & Panacea

Mihretu Ghide voce e krar

Michele Longo calabash e percussioni
Casimiro Erario tastiere e synth bass
Il sorprendente incontro tra i canti in tigrino e le sonorità del krar (cordofono tradizionale dell’Africa orientale) del musicista eritreo Mihretu Ghide e la sperimentazione tra atmosfere etniche e ricerca elettroacustica del duo ethno/world salernitano Panacea crea un mondo sonoro “senza confini“, al tempo stesso antico e contemporaneo e dal fascino ipnotico e visionario.

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martedì 3 settembre ore 21.00

Árduo

Alberto Capelli chitarra flamenca e mohan veena
Rocco Papia chitarra 7 corde
In Árduo la vibrazione stilistica dell’universo colto e popolare brasiliano incontra la tensione dell’etno-jazz d’avanguardia. L’inclinazione romantica e intimista della chitarra 7 corde brasiliana si fonde con l’irruente tocco della chitarra flamenca e, nelle fasi più meditative, con le suggestioni orientali della mohan veena indiana.

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martedì 10 settembre ore 21.00

Cinco Letras (Kaira project)

Moro Kanuteh kora e voce
Gianluca Sia mandolino e sax
Gianpaolo Fini percussioni
Francesco Battaglia chitarra 7 corde
Maria Laura Privitera voce e ukulele
Cinco Letras è un progetto di incontro e scambio linguistico e culturale in cui si mescolano le tradizioni musicali dei mondi lontani dall’occidente globalizzato, in un viaggio che parte dalle antiche tradizioni popolari italiane all’America Latina, passando per l’Afghanistan per approdare infine ai canti dei griot dell’Africa Occidentale

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martedì 17 settembre ore 21.00

Sarajevo, chico Yerushalaim

Yefira:
Aleksandar Sasha Karlic voce, oud, saz
Simona Gatto voce, daf persiano, darabuka, tapan
Fabio Resta gajda macedone, kaval, nay, clarinetto
Diego Resta tambûr turco, kemançe, gadulka, def
e con Asher Alkalay canto e qanun
progetto speciale a cura del Museo Ebraico di Bologna in occasione della mostra LA CASA DELLA VITA. Ori e storie intorno all'antico cimitero ebraico di Bologna
Asher Alkalay è cantore della sinagoga di Belgrado Sukat Shalom. Le sue ricerche musicali “sul campo” in Israele, Serbia, Turchia e Tunisia lo hanno portato ad una profonda rivisitazione della tradizione sefardita e delle altre nazioni dei Balcani, del Mediterraneo e del Medio Oriente che, nei secoli passati, hanno condiviso il medesimo paesaggio storico, geografico e culturale. In questo straordinario concerto sarà accompagnato da Yefira, gruppo nato dall’incontro tra il cantante e polistrumentista italo/serbo/greco Aleksandar Sasha Karlic ed alcuni tra i migliori interpreti italiani specializzati nelle musiche dell’Est Europa e del Medio Oriente.

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