11 gennaio 2021

Metropolis: storie urbane in bianco e nero, negli scatti di Renato D’Agostin

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Metropolis è la nuova mostra di Renato D'Agostin da Neutro, a Reggio Emilia: 11 scatti sviluppati in camera oscura, che raccontano le contraddizioni delle città di tutto il mondo

Fino al 21 febbraio 2021 sarà possibile visitare la mostra “Metropolis” presso Spazio NEUTRO, a Reggio Emilia: l’esposizione è il risultato di una selezione di 11 scatti che ritraggono le visioni urbane di Renato D’Agostin. Le opere, tutte in bianco e nero, cifra stilistica del fotografo, sono ambientate nella città attraversate dalla ricerca dell’artista: Tokyo, Venezia, Washington e Istanbul (solo per citarne alcune) e ne riportano su pellicola luci e ombre.

Metropolis

Renato D’Agostin riesce, nelle sue fotografie, ad astrarre scene di vista quotidiana, trasformandole in varchi per l’immaginazione. Renato Miracco, storico e critico d’arte, nel primo catalogo della mostra edito nel 2007 descrisse cosi la ricerca di D’Agostin: «Strade cognitive, emozionali uguali e/o diverse in qualunque parte del mondo. Quello che viene fotografato è dunque solo la traccia, […] l’anima dei luoghi».

Tutte le foto esposte sono state sviluppate in camera oscura e stampate ai sali d’argento, mantendendo ognuna le proprie caratteristiche. La scelta di esporre gli scatti senza cornice si lega all’intimità del momento del processo di lavorazione, in cui il fotografo e la sua materia dialogano. La componente intima e inconfessata degli scatti sposa splendidamente il contenuto del catalogo che accompagna l’esposizione, di cui si leggono alcuni passi in mostra. Il volume, curato da Renato Miracco, a distanza di 13 anni dal primo libro dedicato al fotografo, ripercorre l’evoluzione personale e artistica del fotografo.

Metropolis

Renato D’Agostin

Renato D’Agostin nasce nel 1983. Inizia la sua carriera a Venezia nel 2001. Fulcro della sua ricerca è l’atmosfera della vita cittadina, il fine quello di catturare situazioni di vita con la macchina fotografica. Per questo, nel 2002, percorre le capitali dell’Europa occidentale. Dopo un periodo a Milano, si trasferisce all’estero ed esplorando la fotografia a New York incontra il fotografo Ralph Gibson, in seguito diventando suo assistente.

Le sue opere sono  state esposte in numerose mostre in Europa, Stati Uniti e Asia e figurano in numerose pubblicazioni di settore. Alcune delle sue stampe fanno parte di collezioni pubbliche come quelle di The Library of Congress e The Phillips Collection a Washington DC, dell’International Center of Photography di New York, così come del LACMA a Los Angeles, del Center for Creative Photography in Arizona e della Maison Européenne de la Photographie a Parigi. Dopo 13 anni vissuti a New York, D’Agostin è tornato nel 2018 a Venezia, dove attualmente lavora.

 

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